18 Set FAST CROSS 2023
Era il 2000: nelle radio si ascoltava il nuovo singolo di Bon Jovi “It’s My Life”, nelle sale cinematografiche usciva “Il gladiatore”, Joel Smets (500cc), Frédéric Bolley (250cc) e Grant Langston (125cc) si portavano a casa i titoli Mondiali Motocross ed ad Arsago Seprio si assisteva all’ultima edizione del Fast Cross.
Ultima edizione, almeno fino al 2 settembre 2023. In questa data, infatti, il tracciato di Arsago Seprio tornerà a vivere i fasti di un tempo grazie allo sforzo organizzativo di Fabio Tognella. La pista lombarda ritornerà ad essere punto di riferimento per gli appassionati grazie ad un evento che ha richiamato nuovamente piloti sia europei che americani, esattamente come avveniva a cavallo degli anni 80/90.
Che cos’è il Fast Cross?
Ma perché si è cercato di riportare in vita con così tanta insistenza un evento come il Fast Cross di Arsago Seprio? La risposta è semplicissima! La manifestazione era una colonna portante del calendario motocrossistico italiano grazie anche al forte richiamo di pubblico e (soprattutto) di piloti che era riuscita a guadagnarsi negli anni.
Volete qualche esempio? Beh, dall’evento creato dalla mente di Giorgio Saporiti sono passati i migliori interpreti del motocross internazionale. Dagli americani Ricky Johnson, vincitore di tre edizioni (1987/1988/1990), Jeremy McGrath, vincitore nel 1995, e Mike LaRocco; agli europei Sebastien Tortelli, vincitore nel 2000 e Stefan Everts, vincitore nel 1999; passando per i migliori piloti italiani dell’epoca come Alex Puzar ed Alessio “Chicco” Chiodi. Insomma, in quegli anni, per un fine settimana, Arsago Seprio diventava la capitale del motocross.
La forza del Fast Cross fu poi quella dell’innovazione. Attraverso la manifestazione venne infatti creata una pista con alcune sezioni tecniche simili a quelle del supercross: una novità per gli impianti italiani. Inoltre, con il Fast Cross si diede visibilità ad una disciplina ancora piuttosto nuova in Europa: il freestyle.
Al cancelletto della gara finale, infatti, venivano inseriti come teste di serie piloti praticanti questa nuova disciplina. Questi, non riuscendo a tenere il passo degli specialisti, finivano per occupare le ultime posizioni del gruppo ma, con le loro evoluzioni, tenevano impegnato il pubblico nei momenti di vuoto tra un passaggio e l’altro del gruppo di testa.
L’intrattenimento del pubblico è un altro aspetto fondamentale a cui gli organizzatori scelsero di dare importanza. Con il Fast Cross “nacquero” ad esempio le sessioni d’autografi e le sfide “1vs1” in cui due piloti si scontravano nel corso di una gara sprint di due giri.
Insomma: piloti di livello internazionale, contatto diretto con il pubblico, programma fitto per una continua azione in pista. Cosa chiedere di più?
Il programma e i piloti del Fast Cross 2023
Abbiamo parlato del passato ma è anche giusto parlare di immediato futuro anche perché, a meno che non abbiate una macchina del tempo, è l’edizione 2023 del Fast Cross quella a cui potrete assistere.
Il nuovo direttivo dell’evento lombardo ha scelto di non distaccarsi dalle tradizioni. Ci saranno quindi, a partire dalle ore 16, le Heat di qualifica al Main Event. L’evento finale si terrà alle 22:30 e decreterà il vincitore del Fast Cross 2023. Nel mezzo tante sessioni di freestyle, la sfida 1 VS 1 denominata “OMEC Fast Challenge” e sessioni di autografi in cui incontrare i protagonisti della giornata… e non solo. Presenzieranno all’evento, infatti, anche piloti che hanno fatto la fortuna della manifestazione come Alex Puzar, Alessio Chiodi, Pietro Miccheli e… Ricky Johnson.
L’unica differenza con il vecchio programma riguarda l’orario delle gare non più spalmato tra mattina e pomeriggio ma bensì tra pomeriggio e sera.
Chi saranno i protagonisti dell’azione in pista? A guidare la pattuglia a stelle e strisce sarà Josh Hill accompagnato da Kyle Peters (campione in carica dell’AMA Arenacross), Cullin Park, Justin Starling e Jace Owen. Il guanto di sfida, per quel che riguarda i piloti europei, sarà raccolto dal francese Jordi Tixiere dagli italiani Angelo Pellegrini, Nicholas Lapucci, Filippo Zonta e David Philippaerts.
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